Colle di Val d'Elsa è un comune di 19.473 abitanti della provincia di Siena. È arroccata nella sua parte più antica su di un alto poggio. Anticamente il tessuto urbano era diviso in tre parti: il "Borgo di Santa Caterina", il "Castello di Piticciano" e il "Piano" oggi sempificati in "Colle alta" e "Colle bassa". Piazzaforte a lungo contesa tra fiorentini e senesi cadde sotto il dominio dei primi a metà del '300 quando la sua potenza economica era al culmine. La città è inoltre famosa per aver dato i natali, nel 1240, ad Arnolfo di Cambio, al quale è stata in seguito dedicata la piazza principale. Oggi è considerata la "Città del Cristallo" detenendo da sola il 15% di tutta la produzione mondiale ed oltre il 95% di quella italiana.
L'economia di Colle poggia sull'industria sul terziario. In paricolare la città è molto attiva nel settore del cristallo, nel quale è a vertici nazionali, e riceve una grande spinta dal turismo, grazie al centro storico e alla posizione strategica vicino Siena, Firenze e San Gimignano.
In passato l'attività principale era l'agricoltura. Il sorpasso del numero degli addetti all'industria su quello degli addetti all'agricoltura avvenne nel 1951.
L’abitato si è sviluppato originariamente in tre borghi autonomi, distinti per strutture e configurazione planimetrica: il Borgo di Santa Caterina, il Castello di Piticciano e il Piano.
I primi due insediamenti sono i più antichi, sedi privilegiate dei gruppi egemoni cittadini, e sono posti su uno stesso crinale collinare nella direzione Est-Ovest e separati da un ampio vallone, dominano la zona del fondovalle dove sorge il terzo "borgo", quello del Piano, più recente per diffusione urbana e da sempre adibito alle attività produttive.
Pur presentando il territorio di Colle grandi ritrovamenti archeologici, risalenti addirittura al IV millennio avanti Cristo, i primi documenti, dove si nomina Colle di Val d'Elsa, risalgono al X secolo, ma è dalla fine del XII secolo che la cittadina acquistò progressivamente autonomia e identità politica: i primi statuti comunali documentati risalgono al 1307.
Il tessuto urbano occupava, già nel Medioevo, un’area molto ampia che comprendeva, oltre alla parte alta, il Piano disposto lungo il tracciato delle antiche gore.
Quest'ultime sono le canalizzazioni artificiali del fiume Elsa, costruite nel corso dei secoli a partire dai primi del 200, con la presenza di numerosi edifici andanti ad acqua, come mulini, cartiere e gualchiere.
Le gore in questo senso furono quindi un fattore decisivo per l’economica della città, favorendo lo sviluppo delle attività industriali.
Nella sua storia Colle di Val d’Elsa fu teatro di frequenti episodi bellici.
Tra i più famosi ricordiamo la battaglia del 1269 tra guelfi e ghibellini, che ebbe notevoli ripercussioni sull’assetto politico della Toscana e l’assedio delle truppe del Duca di Calabria subìto nel 1479 a difesa del territorio fiorentino, che portò prima a gravi distruzioni, poi a nuovi potenziamenti del sistema delle fortificazioni.
Nel corso del Cinquecento, Colle di Val d’Elsa gravita ancora nell’orbita fiorentina, acquistando potere progressivo, soprattutto grazie alla famiglia dei Medici ed agli illustri colligiani che curarono l’amministrazione del Principe.
Dopo la guerra di Siena e la costituzione del Granducato di Toscana, nel 1592 con la Bolla di Clemente VIII, Colle divenne la sede di una nuova diocesi.
Nel XVI secolo con la famiglia Usimbardi si apre il nuovo capitolo della storia moderna di Colle di Val d’Elsa.
Alle porte dell’era contemporanea la produzione cartaria fu soppiantata dalle nuove industrie del ferro e del vetro.
Sarà soprattutto la produzione del vetro prima e del cristallo poi, a caratterizzare l’attività industriale di Colle di Val d’Elsa che già dall’Ottocento fu definita “la Boemia d’Italia”, mentre oggi è diventata vera “Città del Cristallo” con il 15% di tutta la produzione mondiale ed oltre il 95% di quella italiana.
L’epoca dell’industrializzazione coincise a Colle con l’avvento del Socialismo e della pubblicistica legata al nuovo clima politico, con l’uscita del giornale “La Martinella”.
Centro di arte e cultura per tutto il XX secolo, oggi Colle di Val d’Elsa si presenta come una ridente città di oltre 20.000 abitanti, con antiche e moderne architetture immerse fra le verdi colline bagnate dal fiume Elsa.
Fra i personaggi di levatura internazionale che qui ebbero i natali, ricordiamo Arnolfo di Cambio, scultore e architetto del Duomo di Firenze, e in tempi più moderni “il selvaggio” Mino Maccari e lo scrittore Romano Bilenchi.